
Per buona pace dei detrattori (rimasti a dire il vero pochini) il viadotto Akragas verrà ristrutturato nella sua interezza e riaperto.
Il convegno tenutosi al Polo Universitario di Agrigento ha fatto registrare nuovi interventi a favore della ristrutturazione tra cui quello interessante e competente del Sovrintendente dei Beni Culturali di Agrigento Michele Benfari che senza mezzi termini si è espresso a favore dell’infrastruttura sottolineando come un’eventuale demolizione non solo non ripristinerebbe l’origine dei paesaggi ma per di più creerebbe danni ambientali e paesaggistici.
Tutti a favore praticamente tranne Claudio Lombardo di Mare Amico che ha parlato di un fantomatico (chi l’ha visto?) “Progetto Omega” che costerebbe 10 volte più del finanziamento attuale e che porterebbe prima a San Benedetto/Consolida per poi dirigersi verso Agrigento (non ne parla più neanche il Sindaco di Agrigento che sa di giocarsi la faccia dopo avere propagandato competenze economiche, strutturali e paesaggistiche che sono state sonoramente smentite dopo avere parlato di referendum). Lo stesso sindaco Calogero Firetto ora si rimette all’Anas e prende atto che non c’è progetto alterativo e che la ditta sta cominciando i lavori.
Illusoria invece la fantasiosa ipotesi di uno studente (forse una tesi di laurea?) che ha la ricetta: Akragas II, galleria (in zona R4 in frana), altro viadotto e finale a raso.
Bisognerebbe ricordare al giovane che il tema non è “come arredare una casa” perché si sta parlando di territorio. Ancora autorevole, chiara e netta, è la posizione del presidente dell’Ordine degli Architetti Alfonso Cimino da sempre schierato a favore della ristrutturazione del Viadotto. “Sappiamo – dice Cimino – che adesso il ponte si può mettere in sicurezza e ci aspettiamo quindi che lo facciano anche perchè la città ha bisogno di infrastrutture”. Adesso serve vigilare sull’inizio e conclusione dei lavori di manutenzione. La cosa certa è anche l’urgenza.
Un inciso: ci sono stati enormi problemi a Genova per smontare le pile e gli impalcati. Basterebbe sapere che il Morandi di Agrigento ne ha il triplo.
L’argomento del ponte Morandi si presta a valutazioni diverse che possono dare adito a malintesi sebbene per quanto ci riguarda cerchiamo da sempre di riportare i fatti. Tuttavia questo giornale è disponibile al dibattito e al confronto e alle eventuali precisazioni.
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