In tanti hanno manifestato qualche dubbio sul tipo di vaccino somministrato per il booster, che in Italia può essere indifferentemente Pfizer o Moderna al di là del vaccino usato per le prime due dosi. In particolare, in molti sembrano essere restii a farsi inoculare il siero di Moderna se hanno fatto le prime due dosi con Pfizer. La verità è che non si può scegliere che vaccino farsi inoculare: essendo due tipi di vaccini a mRna, Pfizer e Moderna hanno caratteristiche molto simili. La scelta dell’uno o dell’altro dipende in gran parte dalla disponibilità delle dosi. Disponibilità che adesso sembra cambiare: “La disponibilità delle dosi dei due vaccini è mutata e si registrano maggiori dosi di Pfizer rispetto a Moderna e , dunque, si ritiene necessario riprogrammare l’utilizzo dei due vaccini nel proseguire della campagna vaccinale”. Lo scrivono il commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia e il direttore sanitario, Gaetano Mancuso- ai centri che si occupano delle somministrazioni. Da ora in avanti si proseguirà con la somministrazione del vaccino Pfizer per gli tutti over 12; Pfizer anche per chi dovrà ricevere la terza dose, sia per chi ha ricevuto il primo ciclo completo con Pfizer, sia per chi ha ricevuto Moderna. Per chi ha , invece, ricevuto la prima dose con Moderna anche per la seconda riceverà lo stesso tipo di vaccino. “Nell’ambito della campagna vaccinale- scrivono Mario Zappia e Gaetano Mancuso- a seguito di direttive emanate dall’assessorato Regionale della salute, le vaccinazioni per i soggetti over 18 sono state effettuate con vaccino Moderna sia per le prime dosi che per i richiami , utilizzando la dose intera prevista, che per le dosi booster , e in questo ultimo caso utilizzando metà dose di quella prevista per la prima o il richiamo, dose booster destinata sia ai soggetti che avevano avuto un ciclo vaccinale completo con Moderna , entrambi comunque mRna, con prevalenza del vaccino Moderna rispetto a Pfizer.”
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