Domenica è stata una giornata di festa allo stadio di Aragona, dove la scuola calcio Athena ha affrontato i pari grado del Palermo. La sfida ha rappresentato un’importante occasione per la formazione della città dei Templi di misurarsi con i professionisti della squadra con cui sono affiliati.
Oltre al risultato, ciò che ha colpito di più è stata la qualità del gioco espresso dalla formazione di casa. Con un calcio fluido e ben strutturato, i giovani dell’Athena hanno dato prova di un ottimo gioco di squadra, caratterizzato da trame di gioco veloci, palla bassa, e una gestione intelligente del campo. Con una continua ricerca della verticalità e gioco sulle fasce, hanno mostrato una mentalità aperta e intraprendente. La partita è stata disputata con grande intensità, sotto gli occhi di un pubblico numeroso che ha creato una bellissima cornice all’evento.
In vista dell’ultima partita di campionato dell’Under 15 Élite contro il Palermo, tutti i ragazzi sono stati invitati a presenziare allo stadio di Aragona per un ulteriore momento di festa. I giovani atleti, tutti indossando la tuta del kit del Palermo, hanno avuto l’opportunità di condividere un’esperienza insieme agli amici del Palermo, la società professionistica di riferimento. Un’occasione di socializzazione e crescita per i ragazzi della scuola calcio Athena.
Come è accaduto al Barbera per la concomitante partita della prima squadra, tutti gli atleti in campo si sono presentati con un segno rosso sul viso in memoria di Sara Campanella, la giovane studentessa palermitana brutalmente assassinata a Messina da un compagno di università, e di tutte le altre vittime di femminicidio. Il messaggio dei calciatori e del Club parte da Sara, tifosa del Palermo e cresciuta in una famiglia di appassionati rosanero, ma abbraccia simbolicamente, fin da subito, tutte le donne oggetto dello stesso crimine, per porre l’attenzione su un dramma che riguarda tutti da vicino e che costituisce a tutti gli effetti un’emergenza sociale.
Oltre alla performance della squadra, va sottolineato anche il buon comportamento dell’arbitro, che ha gestito il match con grande professionalità. Perfette anche le condizioni dell’impianto sportivo di Aragona, che si conferma come uno degli spazi più curati per le attività calcistiche della zona.
In definitiva, una domenica che ha visto il calcio come momento di crescita e divertimento per i ragazzi, ma anche come occasione per ribadire l’importanza di un progetto che unisce realtà professionistiche e formazioni giovanili, creando sinergie per il futuro del calcio siciliano.
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