Giuseppe Pullara: Difficoltà quotidiane, malcontento e necessità di coinvolgere le giovani generazioni nello sviluppo.
Conflavoro, l’associazione delle piccole e medie imprese, ha presentato un piano per affrontare il problema della fuga dei giovani siciliani dalla loro terra dopo aver conseguito il diploma. Il piano è stato elaborato attraverso un dossier che evidenzia la situazione attuale e ha dato avvio a un tavolo di confronto con le istituzioni. Giuseppe Pullara, vice presidente nazionale di Conflavoro, ha incontrato il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, per mettere in luce le potenzialità dei giovani che necessitano di sostegno.
Secondo le ultime statistiche dell’Istat riportate nel dossier, nel 2021 circa 30.000 siciliani hanno lasciato l’isola e tra il 2012 e il 2021 sono emigrati oltre 37.000 laureati. Attualmente, gli italiani residenti all’estero registrati nell’anagrafe sono 810.000 siciliani. Conflavoro sottolinea l’importanza di creare le condizioni affinché i giovani non siano costretti ad abbandonare la propria terra alla ricerca di occupazione e migliori condizioni di vita.
Giuseppe Pullara mette in evidenza le difficoltà quotidiane, il malcontento della gente, la scarsità di lavoro e l’insufficiente sviluppo delle infrastrutture. Sottolinea anche la disconnessione e la mancanza di prospettive tra le diverse fasce sociali, nonché la necessità di coinvolgere le giovani generazioni in progetti di sviluppo.
Un problema rilevante riguarda l’artigianato: secondo i dati di Unioncamere, manca un adeguato ricambio generazionale, il che comporterà la chiusura di molte attività. Pullara aggiunge che la Sicilia necessita urgentemente di investimenti e progetti condivisi che possano creare lavoro e sostenere la crescita. I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) devono essere il motore dello sviluppo, ma è necessaria una politica strutturata che investa nel lavoro a lungo termine e crei opportunità nel settore del turismo, della ristorazione e di altri investimenti a lungo termine mirati alla crescita del territorio.
Nel piano di Conflavoro emergono alcune priorità: aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori attraverso detassazione e decontribuzione del costo del lavoro, implementare politiche energetiche efficaci sia a livello infrastrutturale che sociale.
Pullara avanza la richiesta alle istituzioni di sviluppare e migliorare le infrastrutture, sia fisiche che digitali, poiché viviamo in un’era in cui una rete Internet all’avanguardia è fondamentale. Inoltre, si deve fare attenzione a coloro che rischiano di essere esclusi dal mercato a causa della globalizzazione e della concorrenza delle multinazionali.
L’obiettivo di Conflavoro è il rilancio del tessuto imprenditoriale e la protezione delle realtà che rendono la Sicilia una terra fertile e ricca di opportunità. Si impegna a diffondere una cultura associativa che inizi sin dalle aule di formazione per sviluppare il giusto metodo e la corretta comprensione dell’importanza di condividere idee, progetti e avere una visione comune nel fare impresa.