L’idea è quella di realizzare il “Parco Livatino” in onore del Beato ucciso dalla mafia e di tutte le vittime di mafia che hanno perso la loro vita per servire fedelmente lo Stato e i cittadini. Il progetto è della delegazione agrigentina del Co.N.Al.Pa – (Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio), intitolata al magistrato di Canicattì, che intende realizzare il parco proprio nel luogo dove fu ucciso il giovane giudice. Il “Parco Livatino” si svilupperà sull’area adiacente la stele commemorativa dell’uccisione del Giudice in contrada Gasena, sulla statale 640. Il progetto prevede la bonifica dell’area che circonda la stele per una superficie 4.500 metri quadrati, la realizzazione di un percorso che, dalla stele, arrivi al luogo dell’uccisione e che sia delimitato da staccionate e alberi. L’iniziativa verrà presentata sabato alle 10,30, nella Sala Chiaramontana del Seminario Arcivescovile di Agrigento durante una conferenza stampa in cui interverranno il presidente della delegazione Co.N.Al.Pa. di Agrigento, Domenico Bruno, Giovanni Lo Iacono (progettista del Parco) e Alfonso Scanio, segretario delegazione Co.N.Al.Pa.
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