Chiesta la conferma della condanna a 23 anni di reclusione nei confronti della badante rumena, Nicoleta Mihaela Dana Chita, di 29 anni, accusata dell’omicidio dell’89enne pensionato di Palma di Montechiaro, Michelangelo Marchese, soffocato e ucciso durante una rapina in casa. La richiesta è stata avanzata dal procuratore generale di Palermo, al termine della requisitoria.
Il processo è in corso davanti la seconda sezione della Corte di Appello di Palermo presieduta dal giudice Angelo Pellino. Questa mattina in aula hanno discusso i legali della parte civile, gli avvocati Vito Cangemi e Giuseppe Fabio Cacciatore, e il difensore dell’imputata, l’avvocato Fabio Asaro. La Corte ha rinviato il processo al 21 settembre quando, dopo eventuali repliche, sarà emessa la sentenza.
La donna era stata condannata dieci mesi fa dalla Corte di Assise del Tribunale di Agrigento, presieduta dal giudice Wilma Angela Mazzara. La Procura di Agrigento aveva invece chiesto l’ergastolo. L’omicidio, che ha sconvolto l’intera comunità palmese, è avvenuto in un’abitazione di via Pietro Attardo, l’11 luglio 2020.
L’anziano non solo l’aveva ingaggiata come badante ma le aveva promesso che l’avrebbe sposata lasciandole l’eredità. La donna, che avrebbe agito con altri complici allo stato non identificati, lo avrebbe strangolato e ucciso dopo averlo legato con del nastro adesivo sul quale sono state trovate tracce di dna.