C’erano anche gli studenti alla manifestazione di Licata per dire no alle trivellazioni in mare. All’incirca 5.000 persone, molte delle quali giunte da diverse parti della Sicilia che da piazza Attilio Regolo, nel quartiere Marina, proprio di fronte al mare ed alla sede della Capitaneria di porto, si sono messe in marcia per le vie del centro. Tutti uniti nel gridare “U mari un si spirtusa”. A rappresentare i licatesi, oltre alle associazioni, tra cui “A testa alta”, alle organizzazioni sindacali ed alle istituzioni, soprattutto i giovani.
Una vera e propria marea di studenti,
di scuole superiori ma non sono mancati quelli delle medie, che hanno voluto dare il loro contributo alla riuscita di una manifestazione che intende difendere l’economia di Licata. Tantissime le sigle, dalla Cgil al Movimento 5 stelle, ma soprattutto ambientalisti, attivisti e centri sociali, presenti all’interno del corteo.
Presenti anche i politici
C’erano anche il sindaco Pino Galanti, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Russotto, il deputato regionale e capogruppo all’Ars degli Autonomisti, Carmelo Pullara. Circa un centinaio i rappresentanti delle forze dell’ordine schierate per garantire che tutto proceda all’insegna della massima serenità. Il corteo ha percorso tutto il centro, prima di raggiungere il palazzo di città, in piazza Progresso.
Sul palco allestito sotto al municipio si sono susseguiti diversi interventi.
“Speculazione o sviluppo sostenibile? Io scelgo di certo il secondo – ha affermato senza esitazione il presidente del Consiglio comunale, Russotto. Come me sono certo che anche tutti i licatesi sanno che lo sviluppo del nostro territorio non passa per il petrolio e lo sfruttament.