Gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta e della Polizia Stradale hanno eseguito nove misure cautelari, emesse dal Gip su richiesta della Procura nell’ambito dell’operazione “Fake Cars” che ha smantellato un’organizzazione che avrebbe riciclato autoveicoli acquistati attraverso truffe ai danni di società finanziarie o provenienti da furti. Cinque dei nove indagati sono indiziati, a vario titolo, di aver promosso, costituito e partecipato l’associazione per delinquere che operava tra il territorio campano e siciliano.
I reati contestati sono falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa, ricettazione e riciclaggio. Due indagati sono finiti in carcere, tre ai domiciliari. Gli altri quattro indagati interessati dal provvedimento cautelare sono sottoposti all’obbligo di firma. Sono stati individuati complessivamente 54 veicoli di provenienza illecita rivenduti ad ignari cittadini, per un valore complessivo di oltre un milione di euro; gli acquirenti hanno subito anche il sequestro delle vetture.
I veicoli individuati durante le indagini sono tutti circolanti in diverse regioni italiane ed in quasi tutte le provincie siciliane. I pubblici ministeri oltre a richiedere l’applicazione delle misure cautelari personali, hanno richiesto al gip di disporre il sequestro preventivo di nove autovetture, del valore complessivo di 200.000 euro. La questura ha allegato anche le fotografie di due degli indagati: Eugenio Amico e Michele Giarratana al fine di individuare altre persone offese vittime della truffa, considerato che i due indagati hanno più volte utilizzato documenti falsi per stipulare contratti.