Arresto convalidato e applicazione dei domiciliari per Giuseppe Cuffaro, il muratore 43enne, di Raffadali, trovato in possesso di un mini arsenale, precisamente tre fucili, uno dei quali con le canne mozzate, otto pistole, e circa 600 cartucce di vari calibri, e di 60 grammi di hashish, suddivisi in 13 dosi. Sono le decisioni del Gip del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco. Cuffaro, difeso dagli avvocati Liborio Gaziano e Salvatore La Longa, nel corso dell’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. Accolta la richiesta del pubblico ministero Sara Varazi.
Sono stati i carabinieri della Stazione di Raffadali, nel corso di alcune perquisizioni, a trovare le armi nascoste tra l’abitazione, e la casa di campagna dell’uomo. Il muratore, dal 2007, era destinatario di un divieto assoluto di detenzione di armi. Il fratello Francesco Cuffaro, venne ucciso il 27 febbraio del 1984 in contrada “Catta”, nelle campagne di Agrigento, con un colpo di arma da fuoco alla nuca.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
