Nell’ambito dei controlli del territorio, disposti dal questore di Agrigento Rosa Maria Iraci, una pattuglia del Commissariato di Canicattì, in servizio di volante intercettava un’autovettura sospetta e sottoponeva a controllo i due occupanti, due soggetti con precedenti di polizia provenienti da altro comune.
All’interno del veicolo gli agenti rinvenivano un coltello a serramanico, ed il possessore D.C.C.G., 60 anni, veniva denunciato per possesso illegale di arma od oggetto atto ad offendere.
Entrambi gli occupanti del veicolo, poiché non giustificavano la loro presenza nel territorio di Canicattì, venivano sottoposti al provvedimento del Questore del Foglio di Via obbligatorio con l’imposizione di lasciare immediatamente la città di Canicattì e di non far ritorno per la durata di 3 anni.
In un’altra attività il personale del Commissariato denunciava in stato di libertà G.S., 20 anni, nato a Roma, residente a Canicattì per il reato di furto con destrezza. Nello specifico G.S., avvicinandosi deliberatamente ad un veicolo in transito, con il braccio simulava un urto con lo specchietto retrovisore destro.
Il conducente del veicolo all’impatto arrestava la marcia e scendeva dal mezzo con l’intento di soccorrere il malcapitato, ma questi asseriva falsamente, che l’urto aveva causato la rottura del proprio cellulare.
Quest’ultimo, con un gesto fulmineo, entrava nell’abitacolo della vettura e si impossessava del portafogli, che la ignara vittima aveva lasciato sul sedile lato passeggero.