Nel tugurio nella disponibilità della donna massacrata a colpi di spranga, in via Boccerie, i poliziotti della sezione Volanti, della Questura di Agrigento, dopo che i Vigili del fuoco del nucleo Nbcr l’hanno liberato dai cumuli maleodoranti di sporcizie varie, hanno rinvenuto un buon quantitativo di sostanza stupefacente del tipo hashish. La vittima, dimessa dall’ospedale “Civico” di Palermo dove è stata sottoposta a diversi interventi chirurgici, è stata arrestata e trasferita in carcere.
Tutto questo segue la svolta nelle indagini sull’aggressione all’agrigentina, ridotta in fin di vita, davanti la sua abitazione. I poliziotti, guidati dal dirigente Francesco Sammartino, si sono recati in una comunità alloggio per minori in territorio della città dei Templi, ed hanno prelevato e arrestato un sedicenne, accusato di tentato omicidio.
E’ stato lui, con l’utilizzo di una spranga di ferro, a colpire la donna con una violenza inaudita. A quanto pare per sottrarle una “partita” di droga. Ecco perché il giovane inizialmente era indagato di rapina. Il minore è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal Gip del Tribunale di Palermo, dietro richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni del capoluogo siciliano.
Dopo le formalità di rito, è stato accompagnato e rinchiuso in una cella dell’istituto penitenziario minorile “Malaspina” di Palermo. Le indagini non sono concluse. Nella vicenda ci sono anche altri due indagati di 16 e 17 anni, anche loro ospiti della stessa comunità. Devono rispondere di rapina e concorso in tentato omicidio
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp