Cresce il numero dei morti a causa di incidenti stradali. Nel solo mese di agosto, contando le tre vittime di Mussomeli di ieri mattina e la più recente tragedia che ha colpito la famiglia Tedesco di Agrigento, con la morte della sedicenne Sofia, negli ultimi 6 mesi si sono contate in Sicilia 300 vittime. E tra queste ci sono anche 5 agrigentini. Senza considerare la sedicenne di Porto Empedocle, attualmente ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Santa Sofia di Palermo a seguito di un incidente che si è verificato lunedì scorso nella zona Cannelle, nei pressi della centrale Enel del centro empedoclino e l’anziano di Giardina Gallotti travolto da un’auto pirata al bivio tra Porto Empedocle e la statale 640. Un dato che è stato diffuso ieri dal presidente dell’associazione nazionale Familiari e vittime della strada, Pietro Benenati che ha anche annunciato un sit in silenzioso davanti alla Prefettura di Agrigento per il mese di settembre. «Nel solo mese di agosto – dice Benenati – in 24 giorni sono morte 27 persone. Non è possibile morire ancora oggi sulle strade. Le condizioni delle strade agrigentine ancora non sono ottimali. Bisogna mettere in sicurezza le strade ed installare più telecamere per far si che questo bollettino di guerra venga fermato. E per rintracciare tutti quei codardi che scappano, dopo aver ucciso la persona che hanno investito». Il presidente dell’associazione che riunisce i familiari ma anche le stesse vittime della strada, persone cioè che hanno avuto un incidente ed hanno riportato ferite più o meno gravi, si riferisce al fatto che nell’ultimo incidente mortale, quello di Sofia Tedesco, la persona che ha investito il ciclomotore sul quale viaggiava la ragazza con un amico, non si è fermata ad assistere i due feriti. Anzi è scappata. Benenati infine annuncia che il prossimo mese si terrà una manifestazione per sollecitare le istituzioni, tramite la Prefettura, ad attivare dei piani di sicurezza che possano prevenire incidenti stradali. E l’associazione chiede che vengano applicate le norme già esistenti del codice della strada e punire i responsabili di incidenti che potevano essere evitati.