Presentata la terza opera di Andrea Cirino VIDEO
Non solo una presentazione, ma un vero momento di riflessione collettiva. Il foyer Pippo Montalbano del Teatro Pirandello ha ospitato la partecipata presentazione del libro “Tre Minuti” di Andrea Cirino, un evento che ha saputo coniugare cultura, impegno civile e sensibilizzazione.
La sala gremita ha confermato quanto il tema affrontato nel libro – la realtà carceraria – sia ancora oggi un nodo sensibile e urgente. L’incontro si è trasformato in un’occasione preziosa per riportare al centro dell’attenzione il senso della pena e il ruolo delle istituzioni nel processo di rieducazione e reinserimento.
Accanto all’autore, hanno dialogato figure di primo piano del mondo giuridico, giornalistico e penitenziario: i giornalisti Salvatore Pezzino e Luigi Roberto Mula, la direttrice della Casa circondariale di Petrusa Anna Puci, il direttore dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna Stefano Papa, il cappellano del carcere don Luigi Mazzocchio, e lo scrittore e critico letterario Beniamino Biondi. A moderare l’incontro è stato il giornalista Domenico Vecchio.
I saluti istituzionali del sindaco Francesco Miccichè hanno aperto la serata, che ha visto anche momenti di intensa lettura scenica a cura dell’attore e regista Franco Bruno, capaci di emozionare e coinvolgere il pubblico. Il libro è stato anche un strumento di dialogo con le nuove generazioni, presenti in sala, offrendo spunti per una riflessione condivisa sul valore della legalità e sulla necessità di un sistema giusto ma umano.
L’evento, promosso con il patrocinio della Città di Agrigento e inserito nel cartellone di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, è stato arricchito dalla collaborazione della Savatteri Produzione, con esibizioni di Gioele e Marco Incandela e dall’intervento artistico del maestro Silvio Benedetto, autore dell’intensa immagine di copertina. Un appuntamento riuscito, che ha lasciato il segno e che, in appena “tre minuti”, ha saputo aprire spazi di pensiero e confronto che dureranno molto più a lungo.
FOTO ANTONINO PIRANEO
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