Avrebbero minacciato, molestato e perseguitato una trentenne agrigentina per costringerla a ritirare la denuncia formalizzata nei confronti di un loro familiare. Il gup del tribunale di Agrigento, Giuseppe Zampino, ha disposto il giudizio immediato, nei confronti di tre donne di Porto Empedocle, di 62, 46 e 35 anni, imputate dell’ipotesi di reato di atti persecutori (stalking), in concorso.
Le tre, attualmente, sono sottoposte alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. L’inizio del processo è fissato davanti al giudice monocratico Manfredi Coffari. La presunta vittima è assistita dall’avvocato Teres’Alba Raguccia, mentre le tre donne sono difese dall’avvocato Rosario Fiore. I fatti al centro della vicenda giudiziaria risalgono ad un periodo compreso tra giugno e novembre dell’anno scorso.
La trentenne, pochi mesi prima dell’estate passata, aveva denunciato per molestia, minaccia e violenza l’ex compagno, figlio della sessantaduenne e fratello della trentacinquenne. Da allora in avanti, e per circa cinque mesi, sarebbe stata presa di mira dalle due donne spalleggiate dalla 46enne. Le tre in più occasioni incontrandola per strada l’avrebbero insultata, dandole dell’infame, offendendola pesantemente e sputando per terra al suo passaggio.
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