Dopo 7 mesi lascia il carcere Salvatore Spalma, trentenne, di Agrigento, catturato il 18 gennaio scorso, insieme ad altri soggetti nell’ambito dall’operazione ‘Barbanera’, condotta dalla Guardia di finanza, e coordinata dalla Dda di Palermo, su un florido il giro d’affari di un’organizzazione di trafficanti di essere umani, e di sigarette. Lo ha deciso il Tribunale di Trapani, in accoglimento della richiesta dei legali difensori dell’indagato, gli avvocati Salvatore Pennica e Giacomo La Russa. All’agrigentino concessi gli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
E’ accusato di associazione a delinquere, finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nonché di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, e furto tentato e consumato. Da ricordare che il processo, nei giorni scorsi, è stato azzerato, e ripartirà in altra sede giudiziaria.
Tra gli imputati, oltre a Spalma, vi sono altri due agrigentini, Filippo Solina, 52 anni, di Lampedusa, e Francesco Sacco, 54 anni, di Porto Empedocle. Complessivamente coinvolte 14 persone (12 le misure eseguite). Gli agrigentini avevano in particolare, il compito di rubare a Lampedusa i pescherecci e i motori utilizzati per le traversate, e sottoposti a sequestro.
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