Con il nuovo anno è tornata la spiaggia ad Eraclea Minoa da diversi anni gravemente colpita dall’erosione costiera. Una lunga striscia di sabbia dorata che era stata “rubata” dal mare è ricomparsa come d’incanto a Capodanno per la gioia di residenti e visitatori ma soprattutto degli operatori turistici costretti a chiudere i locali per i danni provocati alle strutture e all’ambiente dalle mareggiate. Ingenti i danni dal punto di vista economico, niente cenoni di Natale e Capodanno con vista mare ad Eraclea Minoa, sono rimaste chiuse anche le strade di accesso ai locali. Adesso, però, si riaccendono le speranze.
L’associazione ambientalista Marevivo Sicilia, da tempo impegnata in diverse attività tra Eraclea Minoa e la riserva della foce del Platani, ha già chiesto agli organi competenti un nuovo sopralluogo per valutare la possibilità di rimuovere i divieti che attualmente vietano la fruizione del “tratto di area demaniale marittima compresa tra il fronte spiaggia antistante la terza spiaggia e la prima spiaggia di Eraclea Minoa in territorio del comune di Cattolica Eraclea”.
“In riferimento all’ordinanza di cui all’oggetto, si informano gli uffici in indirizzo che, in seguito alle mareggiate dell’ultimo mese, si è ricostituita una notevole spiaggia nel tratto interessato e pertanto sembrerebbero superate le condizioni che prevedevano l’interdizione dell’area”, si legge nella lettera che il presidente di Marevivo Sicilia, Fabio Galluzzo, ha indirizzato all’Ufficio Demanio Marittimo di Agrigento, al Dipartimento Sviluppo Rurale, alla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle e al Comune di Cattolica Eraclea. “A tal fine – prosegue la lettera – si chiede di voler predisporre un sopralluogo al fine di valutare la possibile interruzione dell’interdizione e di restituire la spiaggia di Eraclea Minoa alla cittadinanza e ai numerosi turisti che anche durante la stagione invernale fruiscono del sito”. “L’ associazione, come ogni anno – conclude il presidente di Marevivo Sicilia – ha in programma la pulizia della spiaggia ma l’attuale ordinanza non permetterebbe l’accesso ad alcuno e tantomeno alle possibili scolaresche coinvolte. Fiduciosi di un celere intervento”.
Foto di Giacinto Campisi