Torna la grande opera lirica al Teatro Regina Margherita di Racalmuto: in scena la Serva Padrona di Pergolesi

Al Teatro Regina Margherita di Racalmuto, domenica 13 novembre, alle 18:00, andrà in scena la frizzante messa in scena dell’intermezzo buffo del settecento “La Serva Padrona” di Giovan Battista Pergolesi, su libretto di Gennaro Antonio Federico, per la regia di Salvatore Salvaggio, nel ruolo di Uberto, e il soprano Makie Nomoto in quello di Serpina.
A completare il cast nel ruolo di Vespone l’attore Antony Agnello, mentre nel golfo mistico ritorna l’ Orchestra Regionale Siciliana che sarà diretta al cembalo dal M° Silvano Zabeo già maestro collaboratore per il Teatro La Fenice di Venezia e l’Operà di Montecarlo, l’allestimento scenografico è stato curato da Salvatore Stuto e i costumi da Maria Di Stefano prodotto dall’Associazione Musicale G. Rossini di Grotte.
“Spettacolo frizzante e allegro adatto anche ai bambini – afferma Salvatore Salvaggio – il prossimo 11 novembre, infatti, faremo una recita per le scuole. Il direttore d’orchestra, il maestro Zabeo – sottolinea il regista- ha lavorato nei massimi teatri internazionali. Lo spettacolo è abbastanza collaudato e risulta leggero, godibile e musicalmente veloce. Dunque un’occasione imperdibile per gli amanti dell’opera lirica”.
Dalla metà del Settecento La serva padrona è stata considerata la madre di tutto il teatro comico in musica. L’origine del mito risale al 1752, quando, a Parigi, la compagnia di commedianti di Eustachio Bambini mise in scena questi due intermezzi. La rappresentazione avvenne provvidenzialmente in una temperie culturale arroventata dai filosofi illuministi, che non attendevano altro per mettere in discussione i valori nazionali, anche in campo musicale.
La trama dell’opera narra di un ricco e attempato signore di nome Uberto che ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie: Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se è molto interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in realtà è il servo Vespone travestito da soldato, chiede a Uberto una dote di 4000 scudi. Per non pagarli Uberto si sposa Serpina, la quale da serva diventa finalmente padrona.
Per informazioni e prenotazioni al numero +39 320 231 1221 (anche tramite WhatsApp).