Nonostante il calo delle temperature, e addirittura per oggi è stata diramata dalla Protezione civile regionale, l’allerta arancione-giallo per un’ondata di maltempo, non si fermano gli incendi in tutta la provincia di Agrigento. Due in particolari i roghi, tra venerdì e ieri, che hanno tenuto impegnati per ore e ore i vigili del fuoco e il personale della Forestale.
Ci sarebbe la mano di un piromane dietro all’incendio scoppiato, l’altro pomeriggio, nell’area boschiva di Fondacazzo, a pochi metri dal Parco “Icori” di Agrigento, che, per diverse ore, ha tenuto impegnati gli uomini della Forestale, nel tentativo di domare le fiamme, prima ancora che si potessero estendersi in maniera considerevole. Il rogo è divampato dalla sterpaglia, e in poco tempo si è esteso, attaccando il versante collinare per arrivare a colpire il bosco. Carbonizzate decine di alberi.
E un incendio, partito da un campo di erba secca, propagandosi ha raggiunto il piazzale di un’azienda agricola. Si registrano danni. Avvolti dalle fiamme più mezzi agricoli. Il tempestivo e provvidenziale intervento di vigili del fuoco ha evitato al rogo di bruciare altre cose, e aggredire il capannone.
Tutto quanto è accaduto, ieri notte, in contrada “Comete”, alla periferia di Racalmuto. Secondo la ricostruzione dei fatti, l’incendio ha avuto origine da un terreno, completamente avvolto dalla sterpaglia, e le fiamme rapidamente si sono estese per chilometri fino a raggiunge l’azienda commerciale. Fiamme che hanno aggredito un’area dove si trovavano diversi mezzi agricoli.
Sul posto hanno operato ben 5 squadre di vigili del fuoco e Forestale. Un’opera di spegnimento durata oltre 10 ore.
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