Anche in provincia di Agrigento, ambientalisti hanno aderito alla campagna lanciata in Sicilia “Facemu scrusciu for future” , promossa da diverse associazioni e comitati al fine di mobilitare la gente e sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul tema degli incendi dolosi che in particolar modo d’estate colpiscono il territorio dell’Isola, impoverendo il già deteriorato patrimonio boschivo e arrecando danni immensi alla fauna locale, minacciando spesso anche le civili abitazioni e l’incolumità dei residenti, stroncando inoltre sul nascere l’alternativa di sviluppo di un turismo eco-sostenibile. Menfi, Santa Margherita, Sciacca, Ribera, Porto Empedocle, Agrigento, Licata: associazioni e cittadini si sono mostrati vestiti di bianco e sporchi di cenere in un flash mob globale per fare “scrusciu”, rumore, sulla problematica degli incendi boschivi. “A Menfi i volontari- dice Giuseppe Mazzotta, presidente WWF Sicilia Area Mediterranea – si sono uniti alle associazioni Hot Dogs Rescue e Amici di Olivia per manifestare alla Pineta Molinari, mentre le amiche dell’associazione “Ad Alta Voce” producevano un video recandosi al Bosco del Magaggiaro di particolare effetto emotivo. E sempre al Bosco del Magaggiaro, sul lato che da verso Santa Margherita Belice, insieme agli amici di Aggregazione Atlantide, ci siamo vestiti di bianco e imbrattati di cenere. E a Sciacca, sul Monte San Calogero, i volontari hanno ricordato l’importanza del luogo, degli alberi, del sistema fatto di natura e strutture umane, ricordando Dedalo che riuscì a compiere le sue opere. E poi a Ribera, alla Riserva Foce del Fiume Platani, immersi in una natura rigogliosa, i volontari hanno dato vita al loro flash mob, come a Porto Empedocle, nel Boschetto di Contrada Infincherna, insieme l’Associazione Mariterra, e ad Agrigento, dove con l’associazione VisitAgrigento i volontari si sono trovati sul boschetto del Costone Nord. A Licata, grandi e piccini si sono ritrovati immersi nel Bosco Galluzzo a scimmiottare natura, e infine a Vittoria i volontari hanno manifestato intorno alla Riserva Pino d’Aleppo.
Ma non contro. Siamo per costruire un futuro che non ci veda più spettatori dei troppi disastri ambientali che ci circondano.”