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Home » Politica » Sul piano triennale nuova spaccatura in aula

Sul piano triennale nuova spaccatura in aula

14 Novembre 2025
in Politica, top3
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Piano Triennale, Aula divisa: nuove crepe nell’opposizione

Seduta tesa l’11 novembre a Palazzo dei Giganti, dove il Consiglio comunale ha approvato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche con una maggioranza ridotta all’osso. In aula erano presenti 13 consiglieri, il minimo indispensabile per garantire il numero legale.

Il voto finale: 8 favorevoli (Cacciatore, Nobile, Vullo, Settembrino, Vaccarello, Fontana, Costanza Scinta), 3 astenuti(Cirino, La Felice, Bongiovì) e 2 contrari (Gramaglia e Burgio). Una fotografia chiara: la maggioranza si spacca ancora, mentre Fratelli d’Italia si presenta più divisa che mai.

A distanza di poche ore arriva la nota congiunta dei consiglieri Pasquale Spataro e Gerlando Piparo, che spiegano le ragioni del loro voto contrario e lanciano un attacco frontale alla linea amministrativa.


La critica di Fratelli d’Italia: “Piano copiato, senza visione e pieno di incongruenze”

«Il Piano Triennale – scrivono Spataro e Piparo – non è altro che la riproduzione di quello precedente, privo di una vera programmazione e afflitto da gravi incongruenze».
Nel mirino finisce la sezione annuale del documento, dove compaiono interventi «già affidati, con cantieri attivi e lavori in fase di completamento».

Il riferimento è soprattutto a via Empedocle: «Il progetto del nuovo parcheggio, finanziato dalla Regione, è stato trasformato in un semplice intervento di manutenzione straordinaria dei marciapiedi, snaturando le finalità dell’opera».


“Zero visione sulla città”

Fratelli d’Italia sottolinea «la totale assenza di visione sul futuro di Agrigento».
E l’esempio più evidente è Piazza Rosselli, ancora oggi «un’incompiuta dopo cinque anni, simbolo di un’amministrazione incapace di intercettare fondi e concretizzare progetti strategici».

Non meno pesante la critica sulla mancata partecipazione al bando regionale per la rigenerazione urbana:
«Il Comune ha ignorato un’opportunità offerta dall’assessorato al Territorio e Ambiente guidato dall’On. Giusi Savarino. Un’occasione persa per rendere Agrigento più verde e rispettosa delle sue peculiarità storiche e paesaggistiche, come gli ipogei».


“Opposizione ambigua e scelte rischiose per la città”

Spataro e Piparo denunciano poi il comportamento di una parte dell’aula:
«C’è chi si proclama all’opposizione ma in aula si presta ad accordi di comodo, assicurando un sostegno decisivo a un’amministrazione ormai priva di slancio e prospettiva».

Nel documento si citano anche altre scelte contestate, come l’esternalizzazione della gestione del cimitero di Piano Gatta, ritenuta «un’operazione che rischia di trasformarsi in un favore ai privati, senza reali benefici per la collettività». Su questo punto, FdI annuncia verifiche e approfondimenti «perché permangono forti perplessità politiche e procedurali».


“I cittadini guardino la registrazione della seduta”

La nota si chiude con un invito diretto agli agrigentini:
«Guardate la registrazione integrale del Consiglio per farvi un’idea consapevole di chi, con scelte miopi e compromessi al ribasso, contribuisce al declino della città, e di chi invece continua a battersi con coerenza per un’amministrazione trasparente ed efficiente». La firma è dei consiglieri di Fratelli d’Italia:Pasquale Spataro e Gerlando Piparo.

Da anni, a ogni passaggio in aula, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche si presenta come una sorta di libro dei sogni: un elenco di interventi, cifre e progetti che sulla carta sembrano cambiare volto alla città, ma che nella realtà raramente vedono la luce. Fondi inseriti in bilancio, annunci, slide e conferenze stampa spesso non si traducono in cantieri veri, mentre incompiute, ritardi e revisioni continue continuano a rappresentare il simbolo di una programmazione che fatica a diventare concretezza. E il voto in aula, con una maggioranza ridotta al minimo e una città sempre più disillusa, ne è l’ennesima dimostrazione. Foto archivio.

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