Anno 9 d.c. le truppe dell’Impero Romano sono impegnate a fronteggiare le tribù germaniche alleatesi tra loro al fine di impedire l’avanzata della conquista di Roma. A guidare i soldati imperiali è Publio Quintilio Varo interpretato dall’attore agrigentino Tano Aronica nella nuova serie televisiva Netflix dal titolo “Barbari”. Passata alla storia come la “Battaglia di Teutoburgo”, una delle più dolorose sconfitte romane, è questa l’ambientazione storica della produzione che ha visto impegnato l’attore agrigentino per quasi cinque mesi di riprese avvenute in Ungheria nelle foreste a nord di Budapest. Uno straordinario successo quello della prima stagione composta da sei episodi dalla durata media di cinquanta minuti che è disponibile da pochi giorni sulla nota piattaforma streaming. Una produzione originale franco-tedesca, che vede la magistrale interpretazione di Aronica, unico attore italiano del cast. Un successo quindi senza precedenti che è motivo di orgoglio non solo per Aronica ma per l’intera città. Una interpretazione impegnativa che ha visto l’attore misurarsi con gesti ed espressioni che uniscono fermezza e determinazione nel tratteggiare in maniera molto attendibile il governatore romano. Straordinaria la recitazione in latino, di cui Aronica va particolarmente fiero. “Tutti a casa mia erano particolarmente bravi in latino – confessa Tano Aronica – tranne me, quindi sono molto soddisfatto di essere riuscito a recitare in latino e che la produzione abbia deciso di mantenere la mia voce originale, senza successivo doppiaggio”. Si è trattata di una precisa scelta della produzione che, attraverso la caratterizzazione linguistica, ha voluto rendere ancora più marcata la contrapposizione tra le due fazioni oltre che per mantenere la fedeltà storica agli eventi reali narrati. La serie unisce dramma ed azione, in una ricostruzione del periodo attraverso magistrali scene, supportate dalla meticolosità nella scelta di trucco e costumi. Una messa in scena sensazionale e di alto appeal in particolare nella resa spettacolare delle sanguinose battaglie. “Il punto di forza di questa serie tv – confessa Aronica – è senz’altro la sceneggiatura che a prima lettura mi ha subito conquistato per la sua straordinaria forza. I personaggi sono tutti intrinsecamente umani, con le loro contraddizioni e trovo coraggioso voler indagare i lati oscuri di ogni protagonista al di là della dicotomia buoni/cattivi a dispetto di quanto avviene in Italia dove facilmente si scade nelle trappole imposte dal buonismo”. Un cast internazionale molto affiatato che ha operato con un metodo di recitazione quasi teatrale, fatto di moltissime prove oltre che di analisi sulle paure dei singoli attori. Tano Aronica confida infatti che sul set, ogni attore era tenuto a compilare un elenco di possibili paure, da quella di combattere a mani nude a quella di gettarsi in corsi d’acqua in prossimità di cascate alle paure legate ai cavalli. A tal proposito una curiosità del backstage riguarda proprio il rapporto tra Gaetano Aronica e il cavallo con cui ha lavorato: “Si trattava di uno straordinario cavallo bianco con cui sono entrato subito in simbiosi. Tra un ciak e l’altro, mi divertivo a lanciarmi al galoppo nella foresta (prontamente però richiamato al megafono dalla troupe che mi imponeva di non giocare con il mio amico a quattro zampe). Sul set c’era un altro cavallo bianco identico a quello che utilizzavo io per le riprese ma con un temperamento poco mansueto. Non faceva che disarcionare continuamente i vari stuntman e quindi stavo sempre molto attento a non sbagliarmi!”. Nonostante il set pieno di rischi e ad alto coinvolgimento fisico, Aronica confida di aver avuto un banale incidente in Hotel durante il periodo in cui era impegnato nelle riprese e che lo ha portato ad una frattura al piede. L’andatura claudicante che si confà al suo personaggio, non è quindi esclusivamente un “calarsi nel personaggio” ma è legata al banale incidente di cui è stato vittima. “Barbari” è quindi una avventura televisiva che sta portando Aronica alla ribalta internazionale con una fama che di riflesso investe l’intera città di Agrigento.
Maria Rosso
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