Tra le strutture sgomberate a seguito del crollo della parete dell’ex ospedale in via Atenea, ci sono due bed and breakfast, una casa vacanze e un’abitazione privata. A essere evacuati anche diversi turisti, presenti all’interno degli immobili al momento dell’intervento delle forze dell’ordine.
Uno dei gestori, Emil Chovanec, racconta quei momenti con amarezza:
«È successo tutto all’improvviso. Sono arrivati i carabinieri e ci hanno chiesto di evacuare immediatamente. Nessuna possibilità di replica. I clienti hanno dovuto lasciare le stanze in fretta, senza sapere dove andare. Alcuni sono partiti, altri hanno trovato sistemazioni alternative, ma per noi è stato un colpo durissimo».
Chovanec sottolinea anche le ripercussioni economiche: «Abbiamo avuto prenotazioni cancellate e richieste di rimborso. Siamo in piena stagione culturale, con Agrigento Capitale della Cultura, e questo episodio ci mette in seria difficoltà. Oltre al danno, c’è la frustrazione di non sapere quando potremo riaprire e in che condizioni».
Intanto la Protezione civile comunale ha disposto l’interdizione dell’area fino a nuova comunicazione, con accesso vietato anche a chi volesse recuperare oggetti personali. «Non possiamo nemmeno rientrare a prendere le valigie lasciate dai clienti», conclude Chovanec. «Servono risposte, serve organizzazione. E soprattutto serve qualcuno che ascolti chi, come noi, vive di turismo».
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