Ha confessato e ammesso i fatti che gli vengono contestati, Stefano Argentino, il 27enne fermato per l’omicidio della collega di università Sara Campanella di 22 anni. Ha risposto a qualche domanda, ma non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. “Si è certo reso conto della gravità dei fatti, è estremamente prostrato – ha detto l’avvocato Raffaele Leone, legale dell’indagato -. Stefano ha raccontato di aver manifestato sempre il suo interesse per Sara e di essere stato ricambiato dalla ragazza anche se ha sostenuto che non erano mai arrivati a fidanzarsi”.
L’interrogatorio di garanzia di Argentino si è svolto nel carcere messinese di Gazi. Argentino, che per lungo tempo avrebbe mandato continui messaggi e fatto avances alla ragazza, che lo ha sempre respinto, è stato fermato dai carabinieri del Comando provinciale di Messina la notte di lunedì nella casa vacanza gestita dai suoi genitori.
“Non so dire se è pentito. Nessuno glielo ha chiesto in verità. Il ragazzo è continuamente tornato sul suo rapporto con la vittima anche quando non era attinente alle domande. Non ha parlato delle motivazioni del suo gesto né ha risposto sull’arma usata. Ha lasciato capire che l’ultima discussione ha scatenato l’aggressione ma non ha dato particolari. Era lucido, ma molto frastornato dalla vicenda”.
L’avvocato Raffaele Leone, incaricato di difendere Stefano Argentino, ha rinunciato al mandato dopo l’interrogatorio di garanzia a cui il ragazzo è stato sottoposto. Il legale ha affermato di dover rimettere l’incarico perché è un civilista e per la difesa dell’indagato è invece necessario un esperto di penale. Quella maledetta sera i due hanno avuto una discussione, poi lui l’ha aggredita, l’accoltellata ed è fuggito. Decisive per la ricostruzione dell’omicidio le testimonianze delle persone che hanno assistito alla scena e le immagini delle telecamere piazzate nella zona.
Si svolgerà venerdì, al policlinico di Messina, l’autopsia sul corpo di Campanella. L’esame autoptico è stato disposto dalla procura della città dello Stretto e dovrà accertare quale sia stata la ferita mortale. La ragazza è stata accoltellata più volte, una delle quali alla giugulare, ed è morta dissanguata.
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