Una serie di maltrattamenti, fino ai messaggi con minacce di morte, inviati verso il telefono cellulare dell’ex compagna che, aveva deciso di dire basta alla relazione, e si era stabilita a Roma. Minacce che si sono fatte ancora più allarmanti, quando il presunto stalker, stava per raggiungere la Capitale, quasi sicuramente nel tentativo di rintracciare la donna: “ti butto l’acido in faccia, e ti sfregio a vita”. Ricevuta la segnalazione, a seguito di un’indagine “lampo”, i poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento, e i loro colleghi della Squadra Mobile di Roma, hanno localizzato e arrestato l’individuo.
A distanza di circa due anni, adesso i giudici della Corte di Appello di Palermo hanno confermato la sentenza del Gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, e inflitto la condanna a 1 anno e 10 mesi di reclusione ad Alessandro Rizzo, 27 anni, accusato di stalking. All’epoca del fatto, pare, stesse andando proprio a cercare l’ex compagna, e durante la perquisizione, sarebbe saltato fuori anche un cacciavite. L’imputato, difeso dall’avvocato Calogero Lo Giudice, è stato condannato anche a risarcire la presunta vittima e l’associazione “Insieme a Marianna”, che si sono costituite parti civile.
Il 27enne si trova detenuto in carcere dallo scorso 13 agosto, quando avrebbe cercato di sfondare a calci la porta di casa dell’ex compagna, violando il divieto di avvicinamento alla vittima.