Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Agata Genna, ha inflitto la condanna a 4 mesi di reclusione nei confronti di un bidello di Favara, A.D.O., 51 anni, per il reato di minaccia. L’imputato, difeso dall’avvocato Re, era inizialmente accusato di maltrattamenti in famiglia. Reato che, come richiesto dallo stesso pubblico ministero, è stato riqualificato.
I fatti contestati all’uomo risalgono al marzo 2020 quando, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe pronunciato diverse ingiurie e minacce nei confronti dell’anziana madre di questo tenore: “Ancora qui sei? Non sei ancora morta? Stai attenta che ti scanno”.
E’ stata la donna, dopo aver vissuto un periodo di terrore, a rivolgersi ai militari dell’Arma, dopo l’ennesima aggressione. Era il 31 marzo dell’anno scorso, in pieno lockdown per il Covid, che il cinquantunenne completamente ubriaco, dapprima avrebbe minacciato e insultato la donna, quindi dopo averla strattonata, l’ha colpita con alcuni pugni, costringendo la poveretta a chiudersi in camera da letto a chiave.