Al via gli interrogatori di garanzia di due dei quattro indagati raggiunti da misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta, condotta dalla Procura di Agrigento, ed eseguita sul campo dal personale dalla Squadra Mobile, che ipotizza un traffico di sostanze stupefacenti e armi a Favara. Il primo a comparire davanti il Gip del Tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli, è stato il favarese Luigi Deriu, 37 anni, finito ai domiciliari. L’indagato, difeso dall’avvocato Salvatore Virgone, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha invece risposto alle domande del Gip, provando a chiarire la sua posizione, Antonino Sortino, 27 anni di Favara, sottoposto all’obbligo di dimora, e difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano.
Gli interrogatori di altri due indagati finiti ai domiciliari Gerlando Russotto, 32 anni, e Stefano Di Maria, 30 anni, entrambi favaresi, si svolgeranno nei prossimi giorni. In tutto sono 26 gli indagati. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Paola Vetro, ipotizza un traffico di sostanze stupefacenti, e di armi, e rappresenta la prosecuzione dell’inchiesta “Mosaico” che ha fatto luce su una lunga “scia” di morti ammazzata, e tentati omicidi, tra Favara e il Belgio.
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