Due anni di reclusione per l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Questa la decisione nei confronti del trentaquattrenne favarese Angelo Stagno, disoccupato, con precedenti di polizia. Stesso verdetto era stato pronunciato, in primo grado, dall’allora giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella. E nelle ultime ore i carabinieri della Tenenza di Favara, lo hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo. Stagno dovrà espiare appunto due anni di reclusione in regime di detenzione domiciliare. Dopo le formalità di rito nella caserma dell’Arma, è stato accompagnato presso la propria abitazione, per scontare la condanna. il pubblico ministero Gianluca Caputo, aveva chiesto la condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione: la pena proposta era stata particolarmente elevata perché aveva ritenuto sussistente l’aggravante della cessione a un minorenne. Accusa che era caduta al termine del processo, di primo grado, celebrato con il rito abbreviato.