Nove imputati sono stati rinviati a giudizio, altri tre hanno scelto il rito abbreviato, mentre per due è stato disposto uno stralcio per differenti ragioni procedurali. Questo l’esito dell’udienza preliminare, davanti al giudice del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, su un giro di spaccio di cocaina, in alcuni casi proveniente dalla Calabria, e poi spacciata soprattutto a Canicattì. Alcuni imputati devono rispondere anche di riciclaggio di auto.
Vanno all’approfondimento dibattimentale: Vincenzo Aquilino, 57 anni, di Campobello di Licata; Carmelo Cannavò, 65 anni, di Catania; Agatino Loreno Abate, 44 anni, di Catania; Salvatore Chiarelli, 54 anni, di Canicattì; Sonia Garraffo, 31 anni, di Canicattì; Eugenia Claudia Mnescu, 36 anni, originaria della Romania e residente a Sommatino; Christian Mantione, 22 anni, di Canicattì; Salvatore Mantione, 51 anni, di Canicattì e Giusi Puleri, 32 anni, di Canicattì. La prima udienza, davanti ai giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato, è stata fissata per il 30 gennaio.
Hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato Angelo Cipollina, 23 anni, di Canicattì; Rosario Domante, 29 anni, di Favara, e Vincenzo Mantione, 50 anni, di Canicattì. L’udienza, per questi tre imputati, continua il 27 marzo. Stralciate le posizioni di Giuseppe Adornato, 52 anni, di Taurianova (Reggio Calabria), e Daniela Di Franco, 37 anni, di Canicattì, che saranno processati a parte.
L’indagine, risale al 2019, ed è svolta sul campo dai poliziotti del Commissariato di Canicattì. Gli episodi di cessione di cocaina sarebbero avvenuti fra Canicattì, Licata e Campobello di Licata. Contestate tre ipotesi di riciclaggio legate ad una Fiat Panda di provenienza furtiva.
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