Il gip del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha convalidato l’arresto di Gerlando Russotto, 35 anni, di Favara, fermato negli scorsi giorni dai carabinieri con l’accusa di ricettazione e violazione della Sorveglianza speciale. L’indagato, tornato libero, ha respinto le accuse durante l’interrogatorio di garanzia.
“Non è stato in grado di indicare il cliente e ancora risulta inverosimile che egli vendesse a sua volta l’acqua che regolarmente pagava mediante un normale contratto di fornitura, non potendo evidentemente in tal modo spuntare una significativa differenza di prezzo di acquisto e prezzo di rivendita – scrive il gip nel provvedimento-. Le esigenza cautelari risultano insussistenti in ragione del vincolo reale già impresso all’autobotte”.
La vicenda risale allo scorso 24 agosto e nasce da un esposto inviato congiuntamente alla Tenenza di Favara, al Comune e al Genio Civile di Agrigento. I carabinieri della Tenenza di Favara, dopo essersi appostati nei pressi della casa del cognato di Russotto, hanno notato quest’ultimo rifornire la propria autobotte da un pozzo che era stato sequestrato nel giugno dello scorso anno.
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