Non solo Writer ma anche Rapper. Per intenderci, non decora solo muri ma canta attraverso il rapping, ovvero giochi di parole ritmate e rime, spesso anche improvvisate, esprimendo i propri sentimenti e raccontando storie. Stiamo parlando del giovane agrigentino Daniele Giordano, in arte Geloterzo, che ha fatto della sua vita tutta un’arte.
Daniele, si avvicina all’ Hip Hop all’età di tredici anni, frequentando assiduamente coloro che iniziarono prima di lui e cominciando a collezionare riviste come AL e Biz che lo porteranno ad appassionarsi all’arte del Writing.
Dopo aver militato per anni in crew storiche dell’agrigentino come la UHK e la RCK, Geloterzo diventa membro del collettivo LTNS (Latinos Family) di train bombers i cui graffiti sono ben visibili in tutta Italia e in molte città europee.
Il 2010 è l’anno in cui lui stesso si rende conto che è arrivato il momento di “allargare il cerchio”, dandosi alla disciplina del MC’ing realizzando il demo “Quello che succede” prodotto interamente dal duo Chain beat dropper. Rendendosi conto di non essere abbastanza maturo, si dedica al perfezionamento della tecnica e del flow. Esce con un ep dal nome “Musica&Poesia” avendo un buon riscontro col pubblico e facendo notare dei passi da gigante nel campo musicale.
Nel 2013 esce col suo primo album ufficiale “Sereno Variabile” in vendita anche in tutti gli store digitali e in copia fisica, continua così a lavorare e successivamente torna a farsi strada con “Buon Ascolto” degno di un ottimo seguito e riscontro ricevuto dal suo cammino musicale. Da lì in poi, tanto altro ancora.
Sarà capitato a molti di notare, per le strade agrigentine e non solo, un suo murales oppure di vedere i suoi video nei social o su YouTube.
In ultimo, il video che si intitola “Paga“. Si tratta di un nuovo singolo del Rapper Agrigentino accompagnato dal Produttore Palermitano, Veks. Registrato, mixato e masterizzato al LoveDie Studio di Agrigento dallo stesso Geloterzo, che ancora una volta ha curato anche l’aspetto grafico e video del progetto dove ci si immerge in un mondo surreale, come in una sfera di vetro con la neve.