Il contrasto alla violenza di genere passa sempre di più dai Pubblici Esercizi che si preparano a diventare presìdi di sicurezza a difesa delle donne e promotori della cultura di genere. È pronto a entrare nel vivo, nell’agrigentino, il progetto #sicurezzaVera ideato da Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici Esercizi, in collaborazione con il Gruppo Donne Imprenditrici della Federazione stessa e la Polizia di Stato. Previste iniziative di informazione e sensibilizzazione, a livello territoriale, idonee a diffondere la conoscenza e l’approfondimento delle tematiche afferenti alla cultura di genere e agli strumenti per tutelare le vittime di violenza di genere. Questa mattina, 12 ottobre, al Monastero di Santo Spirito di Agrigento la presentazione del progetto che darà centralità ai Pubblici Esercizi sotto due aspetti principali: uno, riconoscendoli come punto di riferimento e luogo sicuro; due, rafforzando la sicurezza all’interno dei locali stessi. “Un progetto che prevede 20 tappe in tutta Italia e Agrigento è una delle città pilota e prevede la collaborazione tra le forze dell’ordine e la rete dei pubblici esercizi – dice Valentina Picca Bianchi, presidente del gruppo donne imprenditrici di Fipe Confcommercio-. Lavorando insieme cercheremo di essere sentinelle attente per intercettare qualsiasi tipo di violenza di genere.”
Gabriella Cucchiara, presidente di Fipe Confcommercio, ha dichiarato: “Il progetto cerca di fare dei pubblici esercizi , presìdi contro la violenza di genere, come luoghi in cui la donna possa veramente sentirsi al sicuro. Si cercherà di formare il personale per insegnare a conoscere e rinoscere tutti i segnali che possono essere motivo di violenza sulle donne”. Presente al Monastero di Santo Spirito anche il Questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci: “Voglioamo adoperci – ha dichiarato-per dare a tutti gli attori della vita sociale la possibilità di aiutare le vittime ad uscire dal tunnel di violenza. E’ un progetto che ci aiuta a fare luce su casi che sicuramente resterebbero anonimi”. Per il Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa “si tratta di un progetto importante perchè quello sulla violenza sulle donne continua ad essere un dramma, un’emergenza vera e proprio, lo considero un grande tema da affrontare in maniera sistematica non solo da un punto di vista repressivo ma anche preventivo.”
Vera è il nome di una donna. É un nome forte, deciso, determinato in cui ogni donna potrà identificarsi: “Io sono Vera, Ogni donna è Vera”.
“Stiamo mettendo in campo iniziative- dice il presidente provinciale di Confcommercio, Giuseppe Caruana– che mirano a cercare di anticipare i tempi, perchè prevenire è meglio di curare”.