Cos’è un festival dedicato alle opere cinematografiche brevi? E’, anzitutto, la possibilità per giovani cineasti di misurarsi con il linguaggio del cinema sfruttando produzioni in economia e, spesso, “dal basso” (si pensi al crowdfunding) ma applicando le più moderne tecnologie che, oramai, “democraticamente” consentono un approccio più diffuso al media cinema. Ma a fronte di una sempre più estesa platea di film-maker le differenze artistiche emergono, consentendo a chi organizza una rassegna dedicata al corto/medio metraggio di offrire al proprio Pubblico un prodotto di qualità. Ed è quello che ad Agrigento avviene in questi giorni con “SICILYMOVIE” (settima edizione, dal 21 al 23 luglio), ottima vetrina di cortometraggi (alcuni autoriali) , videoclip musicali, documentari e film di animazione. L’evento, creato da Marco Gallo, che quest’anno associa alle proiezioni anche l’enogastronomia replicando un “formato” molto apprezzato, ha il grande merito di offrire un’alternativa poco frequente in Città soprattutto se, ad esempio, si pensa al cinema di animazione (da molti ancora considerato un prodotto di consumo per i non adulti) e al documentario, al cinema “del reale”, per troppo tempo ritenuto il fratello povero del cinema da fiction ma che nel panorama cinematografico degli ultimi anni ha acquisito pari dignità grazie a opere magnifiche di Artisti talentuosi. Ancora una considerazione sull’importanza di SICILYMOVIE ad Agrigento: il nostro Pubblico va affezionandosi al film straniero sottotitolato ed è questa l’ampia dimostrazione di una maturità conseguita e della consapevolezza che una fruizione “da festival” è oramai divenuta una buona pratica anche da noi. E, in ultimo, si deve meritatamente evidenziare che, in una Città che è povera di iniziative durante buona parte dell’anno e con ambizioni alte (vedi la candidatura a Capitale della Cultura 2025), il Parco della Valle dei Templi rimanga con un’offerta ampia, variegata e in gran parte qualificata (solo ad esempio: la splendida, ormai storica, Rassegna di Cinema Archeologico curata da Maria Concetta Parello), un gran bel “contenitore” culturale, purtroppo l’unico visto l’abbandono di una location naturale quale potrebbe essere Girgenti, la Città Vecchia.
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