C’è un’Italia che gioca e che vince. Un’Italia talmente affamata che dopo il flop recentissimo, il Governo ha deciso di rilanciare la lotteria degli scontrini. Basterà un codice a barre da presentare alla cassa ogni volta che si paga per la spesa. E poi incrociare le dita. Il nuovo gioco assomiglierà praticamente alla classica lotteria istantanea stile Gratta e Vinci. Un attimo per capire se la vita resterà quella di sempre o subirà una svolta imprevedibilmente piacevole. Del resto lo stesso Gratta e Vinci continua a regalare premi e sogni agli italiani. Da nord a sud, Sicilia compresa.
Sicilia fortunata, anzi fortunatissima negli ultimi mesi. Province di Trapani e Catania baciate dalla dea bendata nelle ultime settimane di maggio. Vinti 50mila euro al Gratta e Vinci ad Alcamo, Marsala ed Aci Castello. Ma ancora più fortunato è stato aprile, con 200mila euro incassati a Capri Leone in provincia di Messina e 20mila euro a Trapani e Capaci. Marzo è il top della primavera per la regione della trinacria: 2 milioni di euro assegnati a Belpasso mentre Messina e Palermo si sono dovute accontentare rispettivamente, si fa per dire, di 200mila e 20mila euro. Meno prolifico ma altrettanto corposo è stato il mese di febbraio, con i 300mila euro di Campofelice di Roccella, i 50mila euro di Caccamo e Terrasini e i 20mila di Catania. Chiudiamo le statistiche con i numeri di gennaio agli albori di questo 2022: 200mila euro a Milazzo, 100mila ad Adrano, 50mila a Gela, Barcellona Pozzo di Gotto, Trapani, Palermo, Belpasso, Altavilla Milicia e 20mila euro a Licata.
Una pioggia di contanti che ha rimpinguato le casse dei siciliani e quelle dello Stato. Perché, come anticipato in apertura e, come conferma questo articolo sul tema da auraweb.it, l’imposizione fiscale italiana sulle vincite da gioco comporta il versamento automatico di una percentuale nelle casse dell’Erario. Si tratta del 20% per i tagliandi fortunati acquistati sul web e del 10% per i biglietti comprati in ricevitorie fisiche. La normativa che regolamenta la tassazione dei giochi a vincita istantanea come SuperEnalotto o Gratta e Vinci è progressivamente cambiata nel corso degli anni. Nel 1967, quando ancora non esisteva alcun tipo di lotteria istantanea, vigeva una tassazione minima dell’1% sancita dalla legge 699. In seguito alla flax tax del d.l. 50/2017 si è passati al 6% e poi al 12% a partire dal primo ottobre 2017 per vincite superiori a 500 euro. Si arriva così all’attuale 20% di tassazione tramite pubblicazione in Gazzetta del d.l. numero 34 definito anche Decreto Rilancio.
Tornando invece sul versante del gioco e del SuperEnalotto è singolare quanto accaduto in Sicilia nel mese di gennaio 2022, dove 4 vincitori di 300 premi da 50mila euro non sono ancora stati reperiti. É successo a Palermo, Ragusa, Siracusa e Termini Imerese dove i quattro giocatori o giocatrici non si sono presentati per la riscossione della vincita. Il termine ultimo per l’acquisizione delle somme era febbraio 2022. Nel mondo del gioco, imprevedibile per natura, succede anche questo. C’è chi sogna e non vince, e poi c’è chi vince e preferisce non sognare. Eppure risulta difficile pensare che quei quattro premi non siano stati mai riscossi dai rispettivi detentori. Da qualche parte di Sicilia e del mondo saranno ancora in festa.
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