La Sicilia, nel 2024, ha fatto registrare il più alto tasso di crescita tra le regioni italiane con una variazione del Pil pari al +1% (stima Svimez), superiore sia a quella del Centro Nord (+0,6%) che alla media delle regioni del Mezzogiorno (+0,8%). Lo dice il Report Svimez dal titolo “Una strategia possibile per la Sicilia del 2030: solidarietà, innovazione, competenze (Sic 2030)” che parte da un’analisi del quadro congiunturale sull’andamento dell’economia e dell’occupazione della Regione Siciliana nel periodo 2022-2024 e delle previsioni di crescita per il 2025.
Il report verrà presentato il 9 maggio nella sala Mattarella dell’Assemblea regionale siciliana. L’andamento dell’occupazione in Sicilia, secondo il report, mostra nel triennio 2022-2024, un incremento del +13,5% – superiore alla media del Mezzogiorno (+8,1%) e del Centro- Nord (+6,1%). In valori assoluti si tratta di un incremento di 174 mila occupati. “La Sicilia continua, tuttavia, a presentare nel 2024 un divario nel tasso di occupazione (15-64 anni) rispetto alla media Europa (46,1% vs la media EU27 di 70,8%)”, si legge ancora nel report.
La crescita dell’occupazione nel triennio 2022-2024 è stata trainata dall’industria (+24,7%; oltre 30mila occupati in più) e dalle costruzioni (+20,7%; 19mila occupati in più), seguiti dal terziario (+14,2%; oltre 136mila occupati in più); in calo gli occupati agricoli (-10,3%; oltre 12mila posti di lavoro persi). Nel settore manifatturiero, il maggiore incremento di occupati risulta nell’agroalimentare (+4.941) e nella produzione di macchinari e apparecchiature (+5.209).
Nei servizi, invece, la maggiore crescita in termini di occupati si rileva nei settori: istruzione e sanità (+56.597), turismo (+23.391). Importante l’incremento occupazionale nel terziario avanzato: + 20.739 addetti nei servizi alle imprese (+15,6%) e + 5.487 occupati nei servizi ICT (+28,9%)»
“Il Report Svimez restituisce un’immagine della Sicilia che cresce, che innova, che costruisce futuro – dice il presidente della Regione Renato Schifani -. È un documento che conferma come, dall’inizio di questa legislatura, nell’ultimo triennio, la nostra regione abbia saputo imprimere una decisa accelerazione alla propria economia. Ancora più significativi sono i numeri sull’occupazione ma il Report ci ricorda che permangono alcune aree di fragilità, in particolare sul versante dell’occupazione giovanile e femminile. Tutto ciò ci impone di tenere alta l’attenzione e di intervenire con strumenti mirati e incisivi”.
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