Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha inflitto la condanna a 5 anni di reclusione ciascuno a due imputati di Palma di Montechiaro accusati di sei rapine con tanto di pistola puntata alla testa di una delle vittime e di due furti nell’Agrigentino. Si tratta di Antonino Incardona, 28 anni e Salvatore Provenzani, 21 anni. La pena è ridotta di un terzo perchè i difensori dei due palmesi, gli avvocati Giuseppe Vinciguerra e Rosario Maria Prudenti, hanno scelto il giudizio abbreviato. Il pubblico ministero della Procura di Agrigento, Gaspare Bentivegna, aveva chiesto la condanna a sei anni e tre mesi di reclusione ciascuno.
Tutti gli episodi al centro del processo risalgono al 3 dicembre del 2022. Sei rapine e sei furti in poche ore, usando una motocicletta e due caschi integrali per non essere riconosciuti in faccia. Nel mirino bar, ristoranti, negozi e benzinai fra Palma di Montechiaro, Licata e Camastra. In un caso la vittima e’ stata brutalmente picchiata con il calcio della pistola. Tuttavia il bottino ha fruttato circa mille euro.
Le indagini hanno portato, attraverso le telecamere di videosorveglianza a immortalare la targa di una moto intestata a uno dei due indagati. Il giovane, sentito dai poliziotti, ha dichiarato che non la usava da tempo perche’ gli era stata rubata la targa che, pero’, e’ stata ritrovata a casa del presunto complice. Presi di mira un negozio di ferramenta e due distributori di carburante a Palma, due bar e un panificio a Palma e Camastra. Infine due furti ai danni di un bar e di un ristorante di Torre di Gaffe, a Licata.
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