Nell’aula 9 del tribunale di Agrigento il gup ha ascoltando la capitana che, ha ribadito: non volevo colpire Gdf. A breve la conferenza stampa del procuratore capo, domani la decisione sulla convalida dell’arresto.
E’ durata circa tre ore l’udienza di convalida degli arresti domiciliari nei confronti della capitana della Sea Watch Carola Rackete, arrivata poco dopo le 15 nell’aula 9 del tribunale di Agrigento, dove ad aspettarla c’erano anche dei cittadini con alcuni striscioni di solidarietà. Il giudice si è riservata di decidere, fino a domani: nel mentre Carola Rackete resterà comunque ai domiciliari. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il suo vice Salvatore Vella e il pubblico ministero Gloria Andreoli avevano chiesto la convalida dell’arresto.
I reati contestati sono rifiuto di obbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate. I pm hanno chiesto solo il divieto di dimora in provincia di Agrigento. Ascoltata dal gup Alessandra Vella la comandante ha risposto alle domande e ribadito che non era sua intenzione speronare l’imbarcazione della Guardia di Finanza.
Da Lampedusa, Carola Rackete è stata trasportata ad Agrigento, a bordo di una motovedetta della Guardia di Finanza. Il mezzo era attraccato a Porto Empedocle alle 12,26 di oggi. VIDEO
Carola Rackete è arrivata ad Agrigento. Il Viminale la espellerà. FOTO
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