Nei giorni scorsi la nuova richiesta di un porto sicuro per sbarcare l’equipaggio della Sea Watch 4, nave umanitaria con 304 persone (tra cui donne e minori) che attendono da giorni di poter sbarcare. Attualmente, l’imbarcazione attende una risposta positiva al largo delle coste di Licata. La Comunità Ecclesiale del luogo segue con attenzione le vicende e rivolge un accorato appello alle istituzioni competenti: “Chiediamo- si legge in una nota- a chi ne ha la diretta responsabilità, che alle persone che sono a bordo della Sea Watch 4, venga celermente garantita la possibilità di essere ascoltate e di essere accolte in condizioni decorose. È impensabile che ancora oggi si debba assistere, impotenti, al ripetersi di scenari offensivi della dignità della persona umana. Fino a quando? È inconcepibile che dinnanzi alle forti temperature che mettono a dura prova il fisico, alla malattia che colpisce alcuni ospiti della nave e alla presenza di minori e di donne con neonati, si procrastini la concessione di un porto sicuro. Auspichiamo che la nostra voce venga accolta e si giunga a soluzioni sagge e rispettose dell’indiscutibile valore della persona umana.”