Le scuole di Agrigento stanno vivendo un momento di grave difficoltà, con disagi che vanno dalla mancanza d’acquaalla riduzione degli orari scolastici, un fenomeno che non ha risparmiato nessun istituto, dalle scuole d’infanzia alle superiori. A soffrire maggiormente sono, senza dubbio, gli istituti più grandi, che si trovano ad affrontare una crisi che li ha colti di sorpresa.
Proprio questa settimana, l’Istituto Esseneto è stato il teatro di un acceso confronto tra genitori e scuola. Le mamme e i papà, esasperati dalla situazione, si sono riuniti davanti all’ingresso della scuola, chiedendo un intervento immediato da parte del dirigente scolastico. Alla fine, dopo un confronto acceso, i genitori hanno deciso autonomamente di mandare i ragazzi a scuola, ma con orario ridotto, vista l’impossibilità di svolgere le normali lezioni in assenza di acqua nei servizi igienici.
Non è andata meglio per l’Istituto Liceo Politi di via Madonna delle Rocche, uno dei più rinomati e frequentati della provincia. Qui, la preside Santa Ferrantelli ha dovuto emettere una circolare urgente per comunicare l’uscita anticipata degli alunni a causa della mancanza di acqua. “A causa della mancanza d’acqua, pur avendo contattato gli uffici dell’AICA e preso atto del mancato approvvigionamento tramite autobotte, si dispone l’uscita anticipata di tutte le classi della sede di via Madonna delle Rocche alle ore 12.15”, ha scritto la dirigente. Ma nonostante le richieste, dai responsabili del servizio idrico non è arrivata alcuna risposta.
Questa situazione è particolarmente critica per una città che si prepara a diventare Capitale della Cultura 2025. Da una parte, vengono portati avanti progetti di sensibilizzazione e di legalità, si piantano alberi per educare i giovani studenti al rispetto dell’ambiente, ma dall’altra, il malfunzionamento dei servizi essenziali come l’acqua nelle scuole, manda un messaggio diametralmente opposto. L’esempio delle istituzioni, con la carenza di servizi adeguati, rischia di far crescere i giovani in un contesto disagiato e di sfiducia verso le stesse istituzioni che dovrebbero proteggerli e sostenerli.
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