I militari della Guardia di finanza di Agrigento, insieme al personale dell’ufficio delle Dogane di Porto Empedocle, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo pari a 1.258.317 euro, emesso dal Gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, su richiesta del procuratore della Repubblica Salvatore Vella, ad una importante azienda di Licata, che avrebbe commercializzato illegalmente gasolio agevolato agricolo per circa 4.400.893 euro, ed ha alimentato il mercato di contrabbando del gasolio per autotrazione.
Il provvedimento di sequestro riguarda 8 conti correnti, 5 conti di deposito e titoli, 4 abitazioni, 18 terreni, un’autovettura, e un motociclo intestati ad una importante azienda di Licata attiva nel settore della commercializzazione di carburanti. Due gli indagati: una donna, titolare formale dell’azienda, e il marito, gestore di fatto della struttura. I due sono accusati di aver commercializzato illegalmente un quantitativo di gasolio agricolo pari a 4 milioni di litri, che ha alimentato il mercato di contrabbando per autotrazione.
I due coniugi licatesi, mediante l’utilizzo di documentazione falsa tra cui libretti Uma intestati a ignari agricoltori, fatture false e falsi documenti di trasporto, vendevano abusivamente e “in nero” gasolio agricolo a terzi, che non ne avevano diritto, evadendo Iva e accise normalmente applicate al gasolio per autotrazione venduto nei distributori di benzina. Effettuate diverse perquisizioni, con il supporto di un pastore tedesco di cinque anni della Compagnia di Punta Raisi, specializzato nella ricerca di denaro contante nascosto, “cash” che si sospetta essere occultato dagli indagati.
Dall’attività di verifica fiscale svolta dai funzionari dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, scaturita a seguito di una specifica analisi svolta dal Reparto Antifrode dell’ufficio di Porto Empedocle, è emerso che nel periodo 2013-2018 la società ha utilizzato 62 libretti Uma di soggetti ignari ed emesso 4.517 fatture ed altrettanti documenti di trasporto falsi.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp