Scoperta dell’assessore allo Sport: Lo stadio “Esseneto” di Agrigento risulta non accatastato e costruito su terreni privati
Un nuovo colpo di scena ha scosso la città di Agrigento, questa volta riguardante uno dei luoghi più amati dalla comunità locale: lo stadio “Esseneto.” L’Assessore allo Sport, Gerlando Piparo, ha recentemente annunciato di aver scoperto che lo stadio, sede di importanti avvenimenti sportivi e cuore del calcio agrigentino, risulta non essere stato mai accatastato e addirittura costruito parzialmente su terreni di proprietà privata.
La notizia ha scatenato un’ondata di preoccupazione tra i cittadini, poiché evidenzia ancora una volta un problema diffuso nella gestione degli immobili pubblici, carente di atti formali e documenti ufficiali. Questo, secondo l’Assessore, pone le istituzioni locali in una posizione di incoerenza quando poi si richiedono rigidità e precisione dai cittadini in materia di proprietà e titolarità.
La scoperta è stata fatta negli uffici comunali, che hanno immediatamente avviato le procedure burocratiche necessarie per affrontare questa complessa questione, la cui origine risale addirittura al lontano 1930. Un presunto errore di trascrizione nel passato sembra essere all’origine del mancato accatastamento dello stadio e della costruzione su terreni privati.
L’Ente comunale, su indirizzo dell’assessore Piparo, ha ora intrapreso il difficile compito di regolarizzare la situazione, con l’intenzione di inserire le particelle di terreno contestate, compresi quelli intestati al privato e quelli risultanti del Demanio dello Stato, nel catasto dei terreni come beni di proprietà del Comune. In tal modo, l’Assessore Piparo e l’amministrazione locale sostengono di poter affermare con certezza e in modo incontrovertibile che la proprietà dello stadio sia del Comune, sia di diritto che di fatto.
La vicenda ha suscitato un vivace dibattito tra i cittadini agrigentini, alcuni dei quali si sono espressi preoccupati per le possibili conseguenze legali e finanziarie dell’errore risalente a decenni fa. Altri, tuttavia, hanno espresso fiducia nelle azioni intraprese dall’Ente per risolvere la situazione e garantire che lo stadio “Esseneto” possa continuare a essere un punto di riferimento nel panorama sportivo e sociale della città.
Oltre alle implicazioni legali, la scoperta ha anche sollevato interrogativi sulla gestione degli immobili pubblici e sull’importanza di garantire trasparenza e corretta amministrazione nelle procedure di acquisizione e costruzione di tali strutture.
L’Assessore allo Sport, Gerlando Piparo, ha assicurato che tutte le azioni necessarie verranno intraprese per risolvere definitivamente questa situazione e ha espresso la sua fiducia nel fatto che lo stadio “Esseneto” continuerà a essere uno spazio di aggregazione e passione sportiva per tutti i cittadini di Agrigento.
In attesa che le procedure burocratiche vengano portate a termine, la comunità agrigentina rimane in trepida attesa e si auspica che questa vicenda possa servire da lezione per garantire una maggiore attenzione e accuratezza nella gestione del patrimonio pubblico della città.