Scontro tra l’ex sindaco di Agrigento e l’amministrazione in cari- ca. Alla base della disputa, l’aggiudicazione di un parco inclusivo da parte del Comune di Agrigento, di cui l’ex sindaco ci tiene ad intestarsi la paternità. A fare arrabbiare l’ex primo cittadino, la diffusione di un comunicato da parte dell’attuale amministrazione dove si annunciava l’esito del bando regionale.
L’ex sindaco ricorda che la delibera 140 di partecipazione al bando è del 22 novembre 2019 e porta le firme della sua giunta. «Darsi meriti -dice- che appartengono ad altri non è corretto. Peraltro – aggiunge – come si fa a sperare che i cittadini abbiano dimenticato che la partecipazione all’avviso è stata deliberata un anno fa».
Secondo quanto sostiene l’attuale amministrazione, «Agrigento però non si era nemmeno aggiudicata il bando. Fortuna ha voluto – sottolinea la giunta Miccichè -, che grazie all’assessore regionale, ci sia stato un ampliamento del bando che ha fatto scorrere la graduatoria fino a recuperare il progetto presentato dal Comune di Agrigento».
«Ho solo reso pubblico – dice l’assessore Vaccaro l’arrivo di un finanziamento regionale di 49 mila euro per la realizzazione di un par- co giochi inclusivo. Un finanziamento che si è ottenuto “solo” per l’aumento del fondo da parte dell’assessorato regionale alla Fa- miglia. Purtroppo senza questo, Agrigento anche questa volta sarebbe rimasta fuori. Il progetto che era stato presentato nel 2019 infat- ti è finito in coda alla graduatoria e solo così si è potuto recuperare».
Un progetto dunque ripescato, secondo l’attuale giunta. La prassi vuole che ogni sindaco porti a compimento progetti delle amministrazioni precedenti. Guai se non fosse così. Lo stesso Firetto, come altri amministratori in passato si è trovato a dare seguito e a inaugurare opere che ha ereditato dalle amministrazioni a lui precedenti. Lo stesso sta facendo l’amministrazione in carica, ed il fatto che porti avanti progetti in itinere dovrebbe costituire oggetto di orgoglio e non certo di scontro.
Ma Firetto non ci sta: «Badi la nuova giunta – dice – a non perdere i finanziamenti già ottenuti, come sta rischiando di fare con i fondi di Agenda Urbana. Agrigento non lo merita. Post scriptum – conclude Firetto – il fatto che sia stato ampliato il plafond non è fatto eccezionale ma è una prassi, quando le risorse a disposizione di chi lancia l’avviso lo consentono». Circa i finanziamenti di Agenda urbana – controreplica Vaccaro – sarebbe stato carino conoscerli appena insediati per poterci lavorare subito. Ma non c’è stato un vero passaggio di consegne che ci avrebbe informati sulle azioni da intraprendere con urgenza per cui quello che riusciamo a trovare è solo frutto del lavoro di ricerca che siamo costretti a fare quotidianamente negli uffici comunali e nella posta».