Lampedusa, 15 ottobre – Nella notte scorsa, sette sbarchi di migranti sono avvenuti a Lampedusa, portando un totale di 194 profughi nell’isola. Le operazioni di soccorso hanno coinvolto diversi enti, comprese le organizzazioni non governative. La nave Mare Ionio, operata dalla ONG Mediterranea Saving Humans, ha contribuito al salvataggio di 47 persone provenienti da diverse nazioni, tra cui Camerun, Sudan, Mali, Gambia, Costa d’Avorio, Senegal e Burkina Faso. Questi migranti erano a bordo di un piccolo natante lungo solamente sei metri, proveniente da El Amra, in Tunisia.
Le autorità italiane, tra cui le motovedette della Capitaneria e della Guardia di Finanza, hanno intercettato e soccorso gruppi di migranti provenienti da diverse rotte. Ci sono stati 17 tunisini, tra cui due donne e tre minori, partiti da Mahdis, in Tunisia; otto tunisini partiti da Zarzis; 43 migranti provenienti dal Bangladesh, dal Pakistan, dall’Etiopia e dall’Eritrea, partiti da Zouarah, in Libia. Inoltre, all’alba, sono giunti altri 12 tunisini, compresi una donna e un minore, partiti da Gabes; 55 persone, tra cui 15 donne e un minore, provenienti dalla Siria, dall’Egitto, dal Pakistan e dal Bangladesh, fuggiti da Zuara, in Libia; infine, 12 cittadini egiziani e bengalesi che avevano intrapreso il viaggio da Zawia, sempre in Libia.
Questi sbarchi rappresentano un’ondata di migranti significativa per Lampedusa, dopo che, nella giornata precedente, quattro sbarchi avevano portato sull’isola un totale di 160 persone. Attualmente, l’hotspot di Lampedusa ospita 546 migranti.
La Prefettura di Agrigento ha organizzato il trasferimento di 188 migranti, utilizzando il traghetto di linea, verso Porto Empedocle nella mattinata odierna.
La situazione dei migranti in arrivo sull’isola di Lampedusa continua a rappresentare una sfida per le autorità italiane e le organizzazioni umanitarie che si adoperano per garantire il benessere e la sicurezza di coloro che cercano rifugio in Italia.
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