Trentotto formelle in ceramica – realizzate da artisti liguri e siciliani delll’Associazione culturale Qui Arte e nella Strada della Ceramica Siciliana” – ispirate ciascuna ad una novella di Pirandello, sono state donate dal Comune di Savona per celebrare l’elezione di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025.
Nel foyer Pippo Montalbano del Teatro Pirandello nel corso di una conferenza stampa è stata presentata l’iniziativa, intesa ad unire arte, letteratura, identità e amicizia tra la Sicilia e la Liguria.
Sono intervenuti il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, l’assessore alla Cultura e al Turismo, Costantino Ciulla, il sindaco di Burgio, Vincenzo Galifi, l’assessore alla Cultura del Comune di Sciacca, Simone di Paola, la Dott.ssa Gabriella Costantino, consulente culturale del sindaco Miccichè, l’assessore alla Cultura del Comune di Savona, Nicoletta Negro, e Luciana Bertorelli dell’Associazione Qui Arte.
Gli artisti coinvolti nel progetto hanno reinterpretato le opere pirandelliane nel proprio stile, lasciandosi guidare dalla sensibilità personale e dal linguaggio della ceramica.
La Città di Savona e quella di Agrigento sono due realtà apparentemente lontane, ma profondamente unite dal linguaggio comune dell’arte, è stato sottolineato durante la presentazione.
Gli artisti fanno parte di una rete ligure – la Baia della Ceramica – che comprende Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure – e da alcune delle realtà più attive nella ceramica siciliana, come Burgio, Sciacca e la stessa Agrigento, associate nelle Strada della Ceramica Siciliana, progetto promosso dall’AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica – che mira a valorizzare l’artigianato artistico locale come motore di sviluppo culturale e turistico.
L’ Assessore alla Cultura del Comune di Savona, Nicoletta Negro, ha commentato: “Sono onorata e felice di portare a compimento un grande lavoro di squadra della Baia della Ceramica Ligure, avviato un anno fa durante il Festival della Maiolica a Savona, presso Villa Cambiaso. Questo progetto affonda le sue radici nella millenaria tradizione ceramica che unisce le nostre due regioni. Il dono delle formelle in ceramica realizzate dall’Associazione Qui Arte, e dedicate a Pirandello, rappresenta non solo un omaggio culturale, ma anche il sigillo di una nuova amicizia tra le nostre città. Un legame che si aggiunge e rafforza quello già esistente con le sei splendide e vivaci città siciliane aderenti all’AICC, riunite nella Strada della Ceramica Siciliana”.
Il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ha detto: “La nostra città, avendo alle spalle una grande storia della ceramica, e un vivo laboratorio di bravissimi artigiani che riprendono i motivi identitari della ceramica agrigentina, mantenendone la storia viva, avvierà presto l’iter di adesione all’AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica. Auspichiamo la partecipazione dei ceramisti locali a questo importante progetto, che coinvolge anche i comuni di Sciacca e Burgio. Stiamo inoltre pensando a future iniziative e appuntamenti culturali dedicati alla valorizzazione e promozione della ceramica del territorio.
E Luciana Bertorelli, dell’associazione culturale Qui Arte, commenta: “L’associazione culturale Qui Arte ha invitato 38 artisti ceramisti, liguri e siciliani, della Baia della Ceramica in Liguria a interpretare una novella di Pirandello ciascuno nel proprio sentire e nel proprio stile nel proprio stile.
Queste formelle sono state donate al Comune di Savona, che le ha a sua volta portate in dono al Comune di Agrigento, in occasione dell’anno della cultura, e testimoniano una ricchezza espressiva, notevole nella sua unicità.
Un gesto che esprime il messaggio di amicizia tra Liguria e Sicilia.”
A chiudere la conferenza, un intervento del Prof. Beniamino Biondi, che ha approfondito il rapporto tra Pirandello e il mezzo breve della novella, sottolineando la potenza narrativa e drammaturgica di questi racconti.
Le formelle saranno presto esposte in modo permanente nella sala contemporanea dell’ex Collegio dei Filippini, nel cuore del centro storico di Agrigento.
L’esposizione sarà accessibile al pubblico e integrata in un percorso museale che metterà in dialogo le opere contemporanee con quelle storiche.
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