Non si placano le polemiche dopo la calca sul lungomare e sulle spiagge nel weekend scorso. Il lido teatro di risse e caos. Fanno ancora discutere le immagini scattate tra sabato e domenica scorsa, quando a San Leone è ripartita la movida come se niente fosse, in tantissimi, soprattutto non residenti, si sono ritrovati per “festeggiare” il secondo sabato in zona gialla. Un atteggiamento imprudente. Pur non essendo questi catalogabili tra i comportamenti sanzionabili (si può circolare sempre liberamente e gli spostamenti tra comuni sono consentiti) le autorità stanno moltiplicando gli appelli alla responsabilità e alla prudenza. La folla, pur essendo una gioiosa immagine di normalità, è comunque un assembramento, cioè una situazione pericolosa di contagio esponenziale.
Il dibattito politico è alimentato dal consigliere comunale di opposizione, Pasquale Spataro: “Limitarsi a predisporre le ordinanze restrittive non è sufficiente – afferma – è fondamentale che le stesse vengano applicate. E’ necessario che si attivino appositi servizi di controllo per vigilare ed eventualmente multare chi non le osserva. Certamente non siamo in uno stato di polizia, come ha dichiarato il sindaco, ma siamo in uno stato di grave emergenza sanitaria con tutti gli effetti e le ripercussioni per la salute pubblica. L’amministrazione Miccichè – sottolinea Spataro – deve provvedere, nei modi consentiti dalla legge, ad arginare questi flussi di massa che rischiano di produrre un aumento dei contagi – ed è tenuta ad agire, e a farlo anche tempestivamente ed efficacemente”.
Si chiede in sostanza di inasprire le misure. “La gente – dice il sindaco – con questi comportamenti, ci costringe a fare ancora di più. Mi amareggiano le speculazioni di chi sfrutta la situazione per critiche alla mia amministrazione, ma ricordo che non siamo in uno stato di polizia e non si possono disperdere le migliaia di persone che si sono riversate a San Leone con i manganelli o con i gas lacrimogeni. E’ un problema che purtroppo in altre città del Sud, del Centro e del Nord si sta verificando, provocando un aumento dei contagi e un passaggio delle zone da Gialla ad Arancione o rossa. Non vorrei che anche qui finisse così.Potrei prendere decisioni molto drastiche – avverte Micciché – ma che intaccherebbero purtroppo la categoria degli esercenti a cui invece chiedo collaborazione”.