Appena arrivato a Lampedusa Matteo Salvini, in Municipio, ha incontrato il sindaco Filippo Mannino. Poi il leader della Lega si è diretto all’hotspot di contrada “Imbriacola”, dove dopo gli ultimi sbarchi, sono più di 550 gli ospiti del centro. “Il ministro Lamorgese vuole nascondere il problema” ha tuonato Salvini. “Conto che al Viminale ci sia un uomo o una donna della Lega, perché i decreti sicurezza li abbiamo scritti noi”, dice. Ambisce a tornarci? “Andrò dove mi mandano gli italiani”.
Sul successo elettorale della Lega ci scommette. “Non ho la sfera di cristallo, penso che il centrodestra avrà una buona maggioranza sia alla Camera che al Senato, e che nel centrodestra la Lega sarà quella che avrà l’affermazione più grande – sottolinea – A me l’onore e l’onere di indicare il premier. Ho chiesto che per trasparenza siano indicati prima delle elezioni il ministro dell’Economia, il ministro degli Esteri, il ministro della Giustizia”.
Anche sul nome del candidato governatore in Sicilia, Salvini ha le idee piuttosto chiare. “Sceglierò presto il nome – spiega -. Ho fatto stamattina una riunione a Catania, le liste della Lega sono già pronte. Probabilmente, e questa è la cosa bella, non saranno soltanto liste della Lega, ma sotto le nostre bandiere correranno forze ed energie diverse, culture e politiche diverse”.
“Approfitto di questa occasione – conclude -, per invitare tutti coloro che potranno farsi qualche giorno di vacanza quest’estate a venire a Lampedusa che è una terra stupenda, accogliente. Non c’è nessun problema di ordine pubblico, di sicurezza o di Covid. Attualmente le condizioni dell’hotspot sono indegne di un Paese civile con migliaia di persone ammassate. E non si tratta a suo dire di un problema di gestione, quanto di un ministero dell’Interno che non fa il suo lavoro”.
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