Il Segretario della Cisl agrigentina, Maurizio Saia, ritorna a fare luce sulla vicenda che vede i lavoratori dipendenti delle imprese appaltatrici della raccolta dei rifiuti, nel comune di Porto Empedocle, non percepire le retribuzioni da alcuni mesi. Una grave situazione, per diversi motivi, che Saia ha voluto porre all’attenzione di S.E. il Prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Ecco di seguito la lettera:
“Sua eccellenza, abbiamo deciso di scriverLe per chiedere il suo autorevole intervento relativamente alla stagnante vicenda che vede i lavoratori dipendenti delle imprese appaltatrici della raccolta dei rifiuti nel comune di Porto Empedocle non percepire le retribuzioni da alcuni mesi. In particolare i lavoratori non hanno percepito ad oggi le mensilità del mese di gennaio e febbraio 2017 e parte della 13ma mensilità 2016, da sommare al mancato pagamento delle somme relative ai mesi da aprile ad agosto 2016 che fanno riferimento all’appalto precedente. La situazione è particolarmente grave e non solo per il disagio economico e sociale che stanno vivendo i lavoratori, ma anche per il fatto che il pagamento da parte del Comune alle imprese e’ legato all’incasso della tassa locale sui rifiuti. Ad oggi, a detta delle imprese, il comune deve erogare 5 mensilità del vecchio e 3 del nuovo appalto. Nonostante ciò non ci risultano evidenti azioni da parte del Comune per organizzare il recupero dell’evasione che a Porto Empedocle ha raggiunto limiti non più sopportabili e che giustificano una rivisitazione dell’appalto. Il Comune di Porto Empedocle ha dichiarato il dissesto finanziario con il bilancio al 31 dicembre 2015 e per il 2016 ed il 2017 che è appena iniziato le previsioni sembrano ugualmente negative. Le chiediamo di convocare con urgenza le imprese, l’ente appaltante, i commissari straordinari ed i rappresentanti dei lavoratori, per comprendere se il problema del disequilibrio di bilancio è strutturale e quindi si ripeterà anche per gli anni successivi alla dichiarazione di dissesto, perché in quel caso servirà un cambio di rotta nella gestione economica del comune empedoclino”.