Le parole “esempio da seguire” riferite al rigore morale e professionale di Rosario Livatino sono state pronunciate più volte, in occasione nel trentesimo anniversario dell’uccisione del giudice originario di Canicattì. Parole che rafforzano la causa di beatificazione. In tanti, relatori, magistrati, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, ne hanno ricordato la figura, durante un seminario organizzato dall’Anm e dalla sede territoriale della scuola superiore della magistratura, nell’aula magna della corte d’appello del palazzo di Giustizia di Palermo.
Convegni anche nell’agrigentino alla presenza del presidente della Camera Rosario Fico.
Al seminario don Giuseppe Livatino, postulatore della causa, osserva come il giudice abbia “anticipato con le sue inchieste la tangentopoli siciliana”. Lo stesso Giuseppe Livatino ci aggiorna sul processo di beatificazione. GUARDA IL VIDEO