Roberto Albergoni, l’architetto dei sogni culturali: da Palermo ad Agrigento fino a Gibellina, un maestro dei dossier che fanno la storia
Se non è proprio un “mago” dei dossier, poco ci manca. L’ultimo risultato che ha portato a casa è aver trasformato Gibellina, nella provincia di Trapani, nella prima “Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026”. Il titolo, assegnato dal Ministero della Cultura, è arrivato dopo un’attenta valutazione dei dossier delle altre cinque città finaliste.
Roberto Albergoni, palermitano, 59 anni, sposato, con un figlio e una laurea in Economia e Commercio (con una tesi innovativa per quei tempi, sul telelavoro), è il presidente della Fondazione MeNo. Da tempo è un protagonista assoluto nella presentazione dei dossier al Ministero dei Beni Culturali, conquistando di frequente il primato tra le candidature. Nel 2018, infatti, aveva già ottenuto il titolo di “Capitale Italiana della Cultura” per la città di Palermo, e recentemente ha replicato il successo con Agrigento, che sarà la “Capitale Italiana della Cultura 2025”. Sempre nel 2018, Albergoni ideò anche “Manifesta”, la biennale di Arte Contemporanea che divenne il cuore pulsante delle celebrazioni culturali di quell’anno a Palermo.
Appassionato da sempre di cooperazione internazionale sui Beni Culturali, Albergoni ha realizzato e portato avanti progetti di grande impatto per diversi Paesi del Mediterraneo. Nel 2018 ha dato vita alla Fondazione MeNo (acronimo di “Memorie e Nuove Opere”), creata inizialmente come spin-off di Palermo Capitale, e che nel tempo ha unito in un’unica visione le culture storiche e le nuove espressioni artistiche contemporanee per valorizzare il patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, dei Paesi europei e del Mediterraneo meridionale.
Albergoni ha espresso soddisfazione per il riconoscimento conferito dal Ministero della Cultura, che ha scelto il suo dossier intitolato “Portami il futuro” per Gibellina, designata “Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026”. L’esperto ha spiegato come ci sia una chiara continuità tra i progetti di Agrigento 2025 e quelli di Gibellina 2026: “Gibellina – ha dichiarato con entusiasmo Albergoni – appartiene alla zona del Belice, che include anche alcuni comuni della provincia agrigentina già coinvolti nel progetto di Agrigento Capitale. Questa continuità rafforza il lavoro svolto finora a beneficio di questa porzione di Sicilia”.
Qual è, quindi, il segreto dietro i suoi dossier sempre vincenti?
“Sinceramente non saprei,” dice con un sorriso. “Probabilmente è dovuto all’attenzione che dedichiamo alle città e al sostegno ai territori, che significa anche prendersi cura delle persone e dei loro bisogni culturali.”
LORENZO ROSSO
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp