Il pubblico ministero Paola Vetro, al termine della requisitoria, ha chiesto la condanna dei quattro empedoclini finiti a processo per una maxi zuffa scoppiata nel “quartiere degli indiani” di Porto Empedocle, dove si trova la cementeria. Sei anni di reclusione sono stati proposti per Bruno Pagliaro, 32 anni, e otto anni e quattro mesi per il fratello Cristian; tre anni e quattro mesi per Marco Davide Racinello, 27 anni; tre anni per Salvatore Racinello, 29 anni. Tutte le richieste, peraltro, sono ridotte di un terzo per effetto del giudizio abbreviato. Gli imputati devono rispondere a vario titolo di rissa e tentato omicidio. Il processo è in corso di svolgimento davanti al Gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto. I legali difensori, gli avvocati Luigi Troja, Vincenza Gaziano e Teresa Alba Raguccia illustreranno le loro arringhe il 27 giugno. La vicenda risale al marzo dell’anno scorso. Secondo quanto ricostruito dall’accusa i fratelli Racinello, per motivi non del tutto chiariti, avrebbero aggredito Cristian Pagliaro. In soccorso di quest’ultimo sarebbe arrivato Bruno Pagliaro, armato di due spranghe. Ad avere la peggio furono i Racinello con il più giovane dei fratelli che ha anche riportato una emorragia cerebrale.
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