Vallicaldi, la rigenerazione parte dai cittadini: dove manca il Comune, arrivano i volontari
Agrigento – In una delle zone più degradate e dimenticate della città, dove i cumuli di rifiuti si accumulano ai bordi delle strade e l’odore è nauseabondo, la rigenerazione non arriva dalle istituzioni, ma dai privati cittadini. Via Vallicaldi, fondamentale arteria di collegamento tra via Atenea e piazza Ravanusella, resta priva di un serio progetto di recupero urbanistico, nonostante le promesse e i proclami degli enti preposti. Nessun piano di rigenerazione urbana, nessuna azione concreta per renderla vivibile, né per i residenti né per chi vorrebbe investire e restituire dignità a questa zona storica della città. Ma mentre gli enti preposti latitano, sono ancora i cittadini a rimboccarsi le maniche.
Domenica, i ragazzi dell’associazione Local Impact e di Scaro Café hanno dato il via a un primo, concreto passo verso la rinascita del quartiere, lavorando insieme a cittadini e volontari per ripulire e sistemare il Cortile Tumminelli. Un’azione simbolica, ma anche pratica: raccolti rifiuti, potate le aiuole e decespugliata l’area verde. Il tutto con la promessa che l’Azienda incaricata provvederà a smaltire i rifiuti rimossi nella giornata di lunedì. Un’iniziativa che, paradossalmente, dimostra che un’altra Agrigento è possibile, anche senza l’intervento degli enti preposti.
L’evento si inserisce nel progetto “Coltivare Legami: orto e compostaggio di comunità”, finanziato dal Sicily Environment Fund, con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva per la transizione ecologica. L’idea è quella di trasformare un’area degradata in un laboratorio a cielo aperto, dove sperimentare pratiche di economia circolare e riduzione dei rifiuti. Local Impact, in collaborazione con Rifiuti Zero Sicilia, punta alla creazione di un orto urbano e di un sistema di compostaggio di comunità. Dove gli enti preposti non investono, i cittadini cercano soluzioni autonome e sostenibili.
A margine della giornata di pulizia, si è svolta un’assemblea pubblica in cui i partecipanti hanno annunciato la nascita di Scaro Community, un comitato di quartiere che si pone come obiettivo quello di difendere e promuovere gli interessi dei residenti e delle attività commerciali della zona. Un primo passo, a cui si aggiunge la raccolta firme avviata nei giorni scorsi per segnalare agli enti preposti il dissesto del manto stradale e la mancanza di illuminazione pubblica. La speranza è che gli enti preposti smettano di girarsi dall’altra parte e si accorgano che, mentre la città affonda nei rifiuti, c’è chi continua a lottare per restituire dignità ai propri quartieri.
La rigenerazione di Vallicaldi è appena iniziata, ma non grazie a chi governa: questa è la storia di cittadini che scelgono di non arrendersi, nonostante tutto.





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